Remo Girone – Signed Photo – Live by Night (La legge della notte)

Status: In stock

Foto con autografo di Remo Girone.

Dimension: 20 Cm x 25 Cm (Appr.) – 8×10 Inches (Appr.)

Movie: Live by Night (La legge della notte) (2016)

Date of signing: July 04, 2021 in Francavilla al Mare, CH (Italy)

This is not a vintage photo or old one. This photo is new, printed and signed in recent years and the signature is original.

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Description

REMO GIRONE BIOGRAFIA :
Remo Girone (Asmara, 1º dicembre 1948) è un attore italiano. Figlio di emigrati in Eritrea, colonia italiana in Africa dal 1890 al 1941, Remo Girone nasce e trascorre l’infanzia nella capitale Asmara, dove sin da giovanissimo partecipa a spettacoli teatrali recitando poesie e brani drammatici con grande successo. In una recensione sul Giornale dell’Eritrea del 1957 un critico scrive: ricordatevi di questo ragazzo, diventerà un grande attore. A tredici anni si trasferisce a Roma per gli studi superiori. Dopo la maturità frequenta la Facoltà di Economia e Commercio, ma gli studi universitari durano poco. Si iscrive infatti all’Accademia d’arte drammatica “Silvio d’Amico” per diplomarsi in recitazione.
Carriera teatrale
Il teatro, più del cinema, è il mezzo con cui Remo Girone continuerà a garantirsi la stima della critica anche quando le fiction TV lo renderanno popolare al grande pubblico. Lavora con vari registi fra cui Enrico D’Amato per Romeo e Giulietta di William Shakespeare, Luca Ronconi per Mirra di Vittorio Alfieri e Orazio Costa per Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller. Fra i suoi autori preferiti c’è Anton Čechov: un suo Zio Vanja, diretto da Peter Stein, è vincitore al Festival Teatrale di Edimburgo nel 1996.
Carriera cinematografica e televisiva
L’esordio sul grande schermo è con l’ungherese Miklós Jancsó in Roma rivuole Cesare del 1972; segue L’anticristo (1974) di Alberto De Martino. Il primo ruolo da protagonista gli è offerto da Marco Bellocchio per Il gabbiano del 1977 che, non a caso, è tratto da una commedia di Cechov. Seguono poi Corleone (1978) e Giocare d’azzardo (1982) rispettivamente di Pasquale Squitieri e Cinzia TH Torrini che in seguito richiameranno Girone per altri loro film. Il successo popolare di Remo Girone arriva grazie alla televisione. Nel 1987 prende parte allo sceneggiato RAI La piovra 3 dando vita ad uno dei personaggi più cattivi e nel contempo interessanti del piccolo schermo: Tano Cariddi. Tale personaggio lo impegna anche nella quarta, quinta, sesta e decima edizione della serie. Nella settima edizione, a causa di una malattia, Girone appare nei panni di Tano solo alcuni minuti nel finale. Prima de La piovra, Remo Girone era apparso in alcune serie televisive fra cui Il garofano rosso, Che fare? e Delitto di stato. Dopo appare in sceneggiati come Lo scialo (1987), Una vittoria (1988) di L. Perelli, Dalla notte all’alba (1991) di Cinzia TH Torrini, Carlo Magno (1993) di Clive Donner, Morte di una strega (1995) di Cinzia TH Torrini, Dio vede e provvede (1996), Fantaghirò 5 (1996), Morte di una ragazza perbene (1999), L’elefante bianco (Rai 1998) di Gianfranco Albano, Il Grande Torino (2005), Questa è la mia terra (2006) e nella fiction televisiva Diritto di difesa (2004). Non mancano le apparizioni nei varietà: uno di essi, Settimo Squillo (Telemontecarlo), viene da lui condotto nel 1991 assieme alla moglie, l’attrice argentina Victoria Zinny sposata nel 1982, e il di lei figlio a sua volta attore Karl Zinny. Delle apparizioni successive alla notorietà acquisita con La Piovra si ricordano Diceria dell’untore (1990) di Beppe Cino, Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) di Ettore Scola, L’angelo con la pistola (1992) di Damiano Damiani, Marquise (1997) di Vera Belmont (dove interpreta il musicista Jean-Baptiste Lully), Giochi d’equilibrio (1998) di Amedeo Fago, Li chiamarono… briganti! (1999) di P. Squitieri e Il sole nero (2007) di Krzysztof Zanussi. Partecipa pure ad Heaven (2002) di Tom Tykwer e ha un cameo ne Le valigie di Tulse Luper – La storia di Moab (2003) di Peter Greenaway. Infine, come doppiatore, è presente nella versione italiana del film d’animazione Disney Pocahontas (1995) dove presta la voce, anche cantando, al grande capo pellerossa Powhatan, e nel film di Ridley Scott Le crociate – Kingdom of Heaven, dove doppia Saladino. Nel 2007 è nel cast del film Il 7 e l’8. Nel 2008 è tra gli interpreti della fiction Le ali, diretta da Andrea Porporati. A teatro interpreta la nota commedia Fiore di cactus di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy, per la regia di Guglielmo Ferro. Al suo fianco è Eleonora Giorgi. Nel 2009 fa un cameo nel film Italians. Nel 2011 è coprotagonista assieme a Toni Servillo ne Il gioiellino, film diretto da Andrea Molaioli; nella pellicola, la cui sceneggiatura si ispira al crac Parmalat, l’attore veste i panni del fondatore dell’azienda Amanzio Rastelli. Nel 2013 torna al cinema con Benvenuto Presidente! con Claudio Bisio. Nel 2019 interpreta Enzo Ferrari nel film Le Mans ’66 – La grande sfida, diretto da James Mangold, a fianco di Matt Damon e Christian Bale. Nel Dicembre del 2020 presta la sua voce interpretando lo spirito del Natale, all’interno nel lungometraggio inserito del disco di Valerio Scanu, Canto di Natale. Riceve il premio alla carriera in occasione dei premi Flaiano 2021.
Attività musicale
Pur avendo dichiarato al Festival di Sanremo 1992 (dove introduceva Irene Fargo nella serata finale) che non sarebbe mai stato in grado di fare il cantante, solo un anno dopo Remo Girone incise un singolo, “ospite” di Marcella Bella nella canzone Io credo, la quale doveva partecipare al Festival di Sanremo 1993, ma la commissione decise di bocciarla. Marcella, comunque, pubblicò il brano nel 1994 all’interno dell’album dal vivo Tommaso.

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